Stanza dei giochi

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Al primo piano della museo due porte: una per accedere alla stanza dei giochi, l’altra per entrare nel granaio. Anch’esse, come tutte le altre del museo, sono utilizzate come pannelli con insegne e cartelli perché, nell’economia espositiva del museo, nemmeno questi spazi sono sprecati.

Nella stanza dei giochi esposti alle pareti e al soffitto occhieggiano i giocattoli costruiti dai bambini – in particolare dagli alunni di Guatelli – utilizzando materiali poveri e di scarto come scatole di latta, schegge di legno, castagne, noci, ecc. A questi giocattoli e piccole sculture, alcune prodotte da Guatelli stesso negli anni Ottanta, sono stati affiancati giochi realizzati da adulti per il museo, recuperando l’immaginazione e la creatività dell’infanzia. Molti di questi sono semplici ed essenziali imitazioni di attrezzi e macchine agricole che i ragazzi vedevano utilizzare dai genitori nelle loro attività quotidiane.

Altri oggetti particolari sono presenti nella camera dei giochi e in altre stanze del museo che testimoniano attività ricreative: animali imbalsamati, topi rinsecchiti, pelli di coccodrillo la cui funzione non è di ricordare improbabili stanze delle meraviglie, ma di sollecitare l’esercizio dell’immaginazione proprio dell’attività ludica, come della visita al museo Guatelli.

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Immagini di Mauro Davoli, Paolo Candelari  -  Testi di Mario Turci, Pietro Clemente, Jessica Anelli, Francesca Fornaciari
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