In questo sottotetto, che era parte della casa dei mezzadri, sono nati i fratelli Guatelli. Ora si presenta come la stanza più ricca di colori, piena di scatole, barattoli e fogli di latta con impresse le marche di prodotti non più reperibili sul mercato e di altri ancora in commercio.
Di questi esemplari, Guatelli non ha collezionato solo l’oggetto in sé, ma anche il ricordo di tanti usi e riusi, che ha successivamente rielaborato in un racconto monografico, pubblicato nel libro La coda della gatta, dedicato proprio alle latte e alle scatole. Al termine del racconto che, come un rammendo di un’abile massaia, cuce insieme racconti tessuti con trame diverse, scrive: “Più che descrivere e raccontare le scatole che ho raccolto nel museo mi sono lasciato andare a correrci dietro, come quelli che corrono dietro alla macchina degli sposi a cui gli amici, per uno scherzo di antica tradizione, hanno attaccato cianfrusaglie, barattoli e lattine. E con questa macchina da scrivere credo di averla fatta anch’io la mia parte di rumore.”
Tutte le informazioni per visitare il Museo Guatelli: orari di apertura, tariffe, come raggiungerci, dove mangiare...