Oggetti “misteriosi”

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Il progetto culturale Guatelli contemporaneo ha lo scopo di incentivare nuove riflessioni e promuovere la realtà del Museo quale bene culturale collettivo. In questo senso è stato realizzato il Bando di concorso OWIO – museum’s residency per una Residenza dedicata a giovani artisti under 35. I tre artisti vincitori, selezionati tra i 135 canditati sono Aurora Biancardi, Mimì Enna e Cosimo Veneziano. Il percorso residenziale di ricerca che i tre artisti hanno condotto dal 3 al 9 luglio 2017 principalmente negli spazi del Museo Guatelli, è stato guidato dal Master Artist Franco Ferrero. Per creare opportunità di studio approfondito del luogo e dell’opera di Guatelli, gli artisti hanno potuto vivere il Museo attraverso visite guidate, esplorazioni insolite, attività e laboratori dedicati. Importante è stata anche la scoperta del contesto circostante, come delle caratteristiche e luoghi simbolo della città di Parma. Il lavoro dei tre artisti verrà presentato al pubblico sabato 23 settembre 2017 con una mostra allestita presso il Museo Guatelli, dove saranno esposte le opera nate durante la Residenza. 

Entrando nello specifico, durante la Residenza, i tre artisti hanno iniziato a delineare il loro percorso per dare forma alla loro interpretazione del Museo Guatelli. Tra queste tracce creative, il progetto di Cosimo Veneziano parte da uno scritto di Ettore Guatelli:

La “Gazzetta di Parma” pubblica ogni giorno strisce di Snoopy e Linus. Perché non anche schede con foto di oggetti di cui si sa poco per chiedere ai lettori di dirne? E di raccontare episodi inerenti che lo ravvivino? Senza un affiato di vita un oggetto resta freddo: come la selce, o come altro reperto archeologico di cui possiamo solo immaginare, ricostruire e attribuire. È giusto che nel momento di maggior alfabetizzazione e con i più sofisticati mezzi audio e video mai esistiti si lascino senza voce i nostri più prossimi eppure così lontani antenati? […] Sono accenni a qualche possibilità, ma anche necessità di fare cultura in modo più concreto e più vivace per mezzo del museo, delle cose.

Prendendo spunto da questa metodologia progettuale avanzata da Guatelli, il giovane artista ha individuato alcuni oggetti “misteriosi” presenti nel Museo Guatelli di cui non si conosce l’utilizzo e ne ha immortalato la forma attraverso scatti fotografici. Queste fotografie hanno l’obiettivo di tentare di scovare la funzione di questi oggetti, cercando testimonianza dirette di persone che ne conoscano l’uso. Le testimonianze che deriveranno da questa operazione, verranno raccolte e documentate attraverso ulteriori fotografie e disegni che si concentreranno sull’utilizzo dell’oggetto e sulla sua interazione con l’uomo.

La data di registrazione della memoria d’uso dell’oggetto sarà da concordare con le persone che risponderanno a questa chiamata. Per contattare l’artista e narrare la propria esperienza o intuizione sono stati messi a disposizione i seguenti contatti: info@guatellicontemporaneo.com oppure +39 329 988 6654.

Ecco le fotografie degli oggetti “misteriosi”, pubblicate anche sulla Gazzetta di Parma:

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Immagini di Mauro Davoli, Paolo Candelari  -  Testi di Mario Turci, Pietro Clemente, Jessica Anelli, Francesca Fornaciari
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